Sono a disposizione i dati, naturalmente grossolani, sulla possibile evoluzione di massima del tempo per la settimana Pasquale.
I nostri lettori sanno che, in riferimento alle tendenze su lungo periodo, in questo caso anche oltre i 15 giorni, l’affidabilità è bassa, tuttavia qualche indicazione la si può cogliere, in particolare circa il tipo di massa d’aria in circolazione e circa l’impostazione barica generale a scala euro-atlantica o anche, più nello specifico, mediterranea.
Ebbene, sulla base delle ultime emissioni modellistiche, le prospettive sarebbero di cambio di circolazione rispetto a quella della settimana precedente, ma con possibile persistenza di un tempo compromesso.
Ci sono conferme, intanto, per l’avvento di una circolazione decisamente fredda per la prossima settimana, 7/14 aprile.
La configurazione barica sullo scacchiere euro-atlantico, assumerebbe una impostazione schiettamente invernale, con anticiclone di blocco posto sui settori centro occidentali europei e una depressione fredda su quelli centro orientali influente, da vedere ancora si marginalmente o con più sostanza, anche verso il bacino centrale del Mediterraneo e l’Italia.
Tuttavia, quand’anche l’influenza fosse più periferica, con buona probabilità, oramai, la prossima settimana evolverebbe all’insegna di un quadro termico decisamente al ribasso, con anomalia negativa probabilmente anche di 7-8-10 gradi rispetto ai valori tipici del periodo e, dunque, con un contesto decisamente freddo e verosimilmente anche con locale compromissione delle colture per rischio gelo.
Ancora incerto il quadro precipitativo per questa fase fredda, probabilmente le precipitazioni associate potrebbero essere scarse, ma il tutto va ancora valutato bene, per cui non è escluso anche la possibilità di fiocchi fuori stagione fino a quote medio basse.
Per la settimana successiva, 14/20 aprile, che culminerebbe con la festività della Pasqua 2025, le indicazioni sarebbero, come già anticipato sopra, per impostazione circolatoria nord-atlantica, con cavi d’onda sub-polari marittimi in affondo verso l’Europa occidentale, prorio lì dove la settimana prima sarebbe presente, invece, un’alta pressione, con tutt’altra circolazione verso anche il Mediterraneo centrale, ossia una circolazione umida oceanica.
La settimana di Pasqua, dunque, evolverebbe all’insegna di queste correnti umide atlantiche anche verso l’Italia, verosimilmente responsabili di nubi e piogge ricorrenti, con buona probabilità di più al Nord e sulle regioni tirreniche, meno sulle aree del medio e basso adriatico e meridionali non tirreniche.
Le indicazioni sarebbero per instabilità più fiacca e circoscritta nei primi 2/3 giorni della Settimana Santa, via via più sostanziosa verso Pasqua.
Il campo termico computerebbe un rialzo vistoso rispetto alla fase precedente, questa decisamente fredda, ma, in termini di anomalia, non ci sarebbero particolari divergenze, nel periodo pasquale, rispetto alla media, con valori in prevalenza nella norma, magari un po’ sotto al Nord, leggermente sopra su estremo Sud.
Torneremo ad aggiornarci periodicamente sul possibile tempo per le festività pasquali prossime.
