L’inverno si prepara a colpire con un’intensità rara, annunciando un’ondata di freddo siberiano che si abbatterà sull’Italia e su gran parte dell’Europa a partire dal 24 gennaio. Questa perturbazione, secondo gli esperti, porterà temperature glaciali, venti gelidi e nevicate anche a bassa quota, configurandosi come un evento meteorologico di rilievo.
Cambiamenti meteorologici significativi dal nord-est
Come sottolineato dal meteorologo Theofanis Hatzigrivas, il freddo intenso farà il suo ingresso da nord-est, interessando inizialmente le regioni settentrionali e centrali del continente europeo, per poi estendersi verso il Mediterraneo. L’Italia sarà uno dei Paesi maggiormente colpiti, con un drastico calo delle temperature e condizioni meteorologiche che persisteranno per molti giorni.
Nevicate diffuse sono attese anche sulle pianure del nord Italia, con accumuli significativi in città come Milano, Torino e Bologna. Le regioni del centro, come Toscana, Umbria e Marche, vedranno invece nevicate a quote collinari, mentre i venti freddi renderanno il clima particolarmente rigido.
Origine del freddo: un’ondata gelida dalla Siberia
Questa corrente fredda trae origine dalla Siberia, una delle aree più fredde del pianeta. L’aria polare-continentale, tipica di questa regione, si muove rapidamente verso l’Europa, spinta da un anticiclone di blocco che impedisce la risalita di correnti più miti dall’Atlantico. Il risultato è un afflusso costante di aria gelida, che porta con sé temperature eccezionalmente basse e condizioni meteorologiche severe.
Secondo i modelli meteorologici aggiornati, le temperature in molte città italiane potrebbero scendere al di sotto dello zero anche durante il giorno. Roma, ad esempio, potrebbe registrare minime intorno ai -2 °C, mentre città del nord come Trento e Bolzano potrebbero sfiorare i -10 °C nelle ore notturne.
Impatti sul territorio italiano
La configurazione meteorologica prevista potrebbe generare nevicate estese, con accumuli significativi soprattutto nelle regioni settentrionali e in parte del centro Italia. Anche il sud non sarà risparmiato: nelle aree interne della Puglia, della Basilicata e della Calabria, sono attese nevicate a bassa quota. Le coste, invece, potrebbero essere interessate da mareggiate causate dai venti gelidi di bora e grecale.
I fenomeni più intensi sono previsti tra il 25 e il 28 gennaio, con il picco del freddo siberiano che renderà le condizioni atmosferiche particolarmente difficili per la popolazione e le infrastrutture. Le città potrebbero trovarsi a fronteggiare disagi significativi, specialmente per quanto riguarda la viabilità e i trasporti.
Focus sulle previsioni per l’Europa
Non solo l’Italia, ma anche gran parte dell’Europa si prepara ad affrontare gli effetti di questa ondata di gelo. Paesi come Germania, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca saranno tra i più colpiti, con nevicate diffuse e temperature che scenderanno fino a -15 °C o più in alcune zone. Anche la penisola balcanica e l’area del Mar Nero subiranno un drastico calo termico, accompagnato da condizioni di gelo estremo.
In particolare, i venti provenienti da est renderanno il clima percepito ancora più rigido, aumentando il rischio di gelate estese che potrebbero danneggiare colture agricole e compromettere la sicurezza stradale.
