L’inizio del nuovo anno in Nord America è segnato da un’ondata di freddo storica, tra le più intense degli ultimi decenni. Negli Stati Uniti, temperature polari e nevicate copiose stanno causando condizioni meteorologiche estreme, paragonabili a quelle del gennaio 2014 e, in alcune aree, persino a quelle del lontano 1994.
Temperature glaciali e nevicate storiche
In città come Minneapolis, i termometri sono crollati fino a -18°C, mentre Chicago ha registrato valori di -14°C. Nelle regioni dei Grandi Laghi, le temperature percepite, influenzate da venti gelidi, sono scese fino a -40°C, rendendo l’esperienza del freddo ancora più estrema.
Le nevicate hanno coperto il Midwest e il Nord-Est con accumuli straordinari: tra 20 e 40 cm di neve fresca, con punte di 60 cm nelle aree suburbane di Washington D.C.. La capitale stessa è stata sepolta sotto uno strato di 30 cm, trasformando il paesaggio urbano in un manto bianco difficile da gestire.
Questa situazione eccezionale è frutto di un’intensa discesa di aria artica proveniente dalla baia di Hudson, che si estende fino agli Stati del Sud, colpendo persino regioni meno abituate al freddo come il Texas, dove sono stati registrati -10°C, e la Louisiana, con temperature scese fino a -2°C.
Gennaio eccezionalmente rigido: un mese sotto media
Le proiezioni indicano che il freddo si manterrà intenso per tutto il mese, con una media di 3°C sotto i valori climatici tipici di gennaio. A New York, le temperature supereranno di poco gli 0°C di giorno solo in poche occasioni nei prossimi 10 o 15 giorni, mentre a Chicago resteranno stabilmente sotto lo zero con minime che potrebbero scendere ancora sotto i -10°C.
Il gelo ha già iniziato a ricoprire i Grandi Laghi, con una formazione di ghiaccio più rapida rispetto agli anni precedenti. Questo fenomeno, associato alle temperature rigide e alle tempeste di neve, sta aumentando il rischio di nuovi blizzard, previsti nei prossimi giorni con l’arrivo di ulteriori perturbazioni.
Le conseguenze di questa ondata di gelo si stanno facendo sentire non solo a livello climatico, ma anche sul piano economico. Interruzioni dei trasporti, chiusure di scuole e uffici e difficoltà logistiche stanno mettendo sotto pressione l’intera regione. L’impatto sulle attività quotidiane potrebbe costare caro, soprattutto considerando che le previsioni stagionali iniziali avevano indicato un gennaio mite.
Le autorità locali continuano a emettere allerta meteo, invitando la popolazione a rimanere in casa e a evitare spostamenti non essenziali.
