Tra ottobre e novembre 2024, le Filippine hanno vissuto una stagione di tifoni senza precedenti, con sei sistemi tempestosi consecutivi che hanno colpito il paese in meno di un mese. Questo straordinario fenomeno meteorologico, intensificato dal cambiamento climatico, ha evidenziato l’urgenza di affrontare le sfide poste dagli eventi meteorologici estremi. Lo studio di attribuzione rapida condotto dal World Weather Attribution ha dimostrato come i mari caldi e l’alta umidità nel Mar delle Filippine abbiano favorito la formazione di tempeste più potenti.
Un mese record di eventi climatici estremi
L’inizio della sequenza è stato segnato dalla tempesta tropicale severa Trami il 22 ottobre, che ha colpito Luzon, l’isola principale delle Filippine, con precipitazioni torrenziali equivalenti a quelle di un intero mese. Solo pochi giorni dopo, il Super Tifone Kong-Rey, con velocità del vento superiori a 50 m/s, ha causato lo sfollamento di quasi 300.000 persone, mettendo a dura prova le capacità di risposta del paese.
Questa successione di eventi estremi si è conclusa con la tempesta tropicale Man-Yi il 16 novembre, portando a oltre 200.000 sfollati in sei regioni diverse. Nonostante l’esperienza storica del paese con i tifoni, il ritmo e l’intensità di queste tempeste hanno sorpreso esperti e autorità locali.
Condizioni atmosferiche favorevoli e impatti climatici
L’analisi condotta nel Mar delle Filippine tra settembre e novembre 2024 ha evidenziato un’intensità potenziale media significativamente più alta rispetto al passato. Questa metrica, che misura la massima intensità teorica di un ciclone tropicale, è risultata 1,7 volte superiore rispetto a un mondo senza cambiamento climatico. Tali condizioni hanno reso più probabile la formazione di tifoni estremamente intensi, come dimostrato dalle velocità del vento aumentate di 2 m/s rispetto ai valori preindustriali.
Danni e perdite: un bilancio pesante
Alla fine di novembre, i danni materiali erano stimati in oltre 47 milioni di dollari, con più di 250.000 abitazioni distrutte o gravemente danneggiate. Le conseguenze economiche si sono estese anche al settore agricolo, al bestiame e alle infrastrutture. L’impatto umano è stato devastante, con centinaia di vittime e feriti, oltre alle migliaia di persone costrette a evacuare più volte nello stesso mese.
Preparazione e resilienza: le sfide del futuro
Nonostante gli sforzi del governo per implementare strategie preventive, come evacuazioni anticipate e chiusure di scuole e porti, il rapido susseguirsi delle tempeste ha sovraccaricato i sistemi di risposta. La resilienza delle comunità locali è stata messa a dura prova, evidenziando la necessità di investimenti mirati per migliorare le infrastrutture e le capacità di risposta ai disastri.
Il riscaldamento globale e il futuro delle Filippine
Con il riscaldamento globale attualmente a +1,3°C rispetto ai livelli preindustriali, la frequenza di tifoni estremi è aumentata del 25%. Se le temperature globali dovessero raggiungere i +2°C, il rischio di eventi simili potrebbe verificarsi ogni 12 anni. Inoltre, il livello del mare nelle Filippine sta aumentando a una velocità tripla rispetto alla media globale, aggravando le inondazioni costiere e l’erosione.
L’inverno rigido: un altro volto degli eventi meteorologici estremi
Oltre agli effetti devastanti dei tifoni, le condizioni meteorologiche estreme si manifestano anche durante l’inverno. Temperature che scendono sotto i -12°C rappresentano una sfida significativa per molte regioni. La preparazione per il freddo estremo, con case ben isolate, abbigliamento adeguato e piani di emergenza per interruzioni di corrente, è fondamentale per garantire sicurezza e benessere durante i mesi più rigidi
