Il novembre 2024 è entrato nella storia climatica come il secondo più caldo mai registrato, appena dopo il novembre 2023. Le analisi condotte dal National Centers for Environmental Information (NOAA), dalla NASA e dal Copernicus Climate Change Service hanno confermato un’anomalia termica eccezionale su scala globale.
Aumento delle temperature globali
La temperatura media globale del mese è stata superiore di 1,54°C rispetto al periodo tra il 1880 e il 1899, secondo la NASA. Questa anomalia non ha riguardato una sola area geografica, ma ha interessato circa il 10,6% della superficie terrestre mondiale, evidenziando una diffusione senza precedenti del riscaldamento.
In particolare:
- L’Asia ha vissuto il novembre più caldo mai registrato.
- Sud America e Oceania hanno segnato il secondo valore più alto.
- Nord America si è classificato al terzo posto.
- Africa e Europa si sono posizionate rispettivamente all’ottavo e tredicesimo posto.
Negli Stati Uniti contigui, il periodo gennaio-novembre del 2024 è già stato riconosciuto come il più caldo nei 175 anni di registrazioni meteorologiche. Si prevede con oltre il 99% di probabilità che l’intero anno 2024 sarà l’anno più torrido mai documentato.
Impatti sugli oceani e fenomeni correlati
Le temperature oceaniche globali hanno raggiunto livelli record, contribuendo al quarto evento globale di sbiancamento dei coralli nella storia registrata (1998, 2010, 2014-2017, 2024). Questo fenomeno ha effetti devastanti sugli ecosistemi marini, compromettendo la biodiversità e i mezzi di sussistenza di milioni di persone.
Cambiamenti climatici nell’Artico e Antartide
L’estensione dei ghiacci artici e antartici ha segnato nuovi minimi:
- Artico: terza estensione più bassa mai osservata per il mese di novembre.
- Antartide: record minimo assoluto per lo stesso mese.
La perdita di ghiaccio della Groenlandia ha aggiunto 0,2 mm all’innalzamento globale del livello del mare nel 2024, un dato significativo se confrontato con le perdite record di oltre 400 Gt di ghiaccio registrate nel 2012 e nel 2019.
Record di temperature estreme
Il mese di novembre 2024 ha visto temperature estreme in tutto il mondo:
- Asia: a Turbat, in Pakistan, e in tre località del Messico sono stati registrati fino a 41°C.
- Australia: record con 45,9°C a Roebourne e Marble Bar.
- Antartide: minima di -58,9°C a Vostok.
Nel corso dell’anno, diverse regioni hanno stabilito nuovi record di caldo:
- Gennaio: Bangkok Klong Thoey, Thailandia, con 28,5°C come minima più alta mai registrata.
- Giugno: Assuan, in Egitto, ha toccato 50,9°C.
- Agosto: Gallinas, in Messico, ha raggiunto 51,1°C, stabilendo un nuovo massimo mensile per il Nord America.
Impatti sull’ecosistema artico
Nell’Artico, l’aumento delle precipitazioni, in particolare durante l’estate più piovosa mai registrata, ha accelerato la trasformazione della tundra da serbatoio di carbonio a fonte di anidride carbonica. La vegetazione arbustiva è cresciuta, contribuendo a mutamenti ecologici significativi. Le popolazioni migratorie di caribù hanno subito una riduzione del 65% negli ultimi decenni, con conseguenze sulle comunità indigene che dipendono da queste risorse naturali.
